www.vinocibo.it-di Nicola Tamburrino
La vite ha due cicli biologici: il ciclo vitale ed il ciclo annuale1. il ciclo vitale
riguarda le varie età della pianta,
che possiamo indicare, come per l'uomo: infanzia, gioventù, fase adulta e vecchiaia.
Fase di improduttività (pianta giovane): dura da 1 a 3 anni dopo l'impianto, nei quali la vite è pressoché improduttiva;
fase della produttività crescente: si verifica a 4-5 anni di età, nei quali la vite inizia a produrre e si porta al suo livello di normalità produttiva e fisiologica;
fase di produttività pressoché costante: dura dai 5 sino ai 20-25 anni del vigneto, durante i quali la vite si considera adulta, nella piena maturità della sua vita produttiva;
fase di vecchiaia: si verifica nei vigneti di 30-40 anni.
Tuttavia lo sfruttamento moderno della vite ha accorciato notevolmente la vita dei vigneti.
La fisiologia, la produttività e la quantità di uva si differenziano nelle varie età.
2. ciclo annuale
è rappresentato da quella serie di "fasi fenologiche" che si verificano ogni anno.
•sottociclo vegetativo
•sottociclo riproduttivo
•Il sottociclo vegetativo inizia in genere in marzo, quando il terreno si riscalda. Nella vite la linfa inizia a risalire lungo il tronco e dai punti nei quali si è effettuata la potatura si vedono fuoriuscure goccioline di linfa stessa, fenomeno conosciuto come pianto della vite.
•In aprile inizia il germogliamento delle gemme,
•segue l'accrescimento dei germogli, ossia lo sviluppo dei rami normali ed anticipati (femminelle). L'accrescimento vegetativo dura da aprile ai primi di agosto;
•al termine della crescita il germoglio passa un periodo di maturazione (elaborazione delle riserve) detto di agostamento. Il germoglio da verde diviene marrone.
•Questa fase va dai primi di agosto a tutto novembre;
•il tralcio entra quindi in riposo, periodo che va dalla defogliazione (dicembre) al successivo germogliamento (aprile).
Il sottociclo riproduttivo
•Si verifica sullo stesso germoglio che attraversa le fasi del sottociclo vegetativo.
Le fasi riproduttive possono essere così sintetizzate:
•comparsa dei grappolini, loro sviluppo e completamento con formazione dei fiori, differenziazione del polline e degli ovuli atti alla fecondazione;
•fioritura: antesi (apertura) dei fiori ed unione (fecondazione) del polline con l'oosfera e con il nucleo secondario, entrambi presenti nell'ovario. La fioritura si verifica nella prima metà di giugno.
•allegagione: è la formazione delle giovani bacche, che si realizza per trasformazione ed ingrossamento dell'ovario del fiore. L'allegagione si verifica verso la metà di giugno;
•accrescimento degli acini o fase erbacea delle bacche: in questa fase le bacche si sviluppano per divisione e distensione delle cellule dell'ovario. La fase erbacea termina verso la metà di agosto (dipende dalle varietà);
•invaiatura: in questa fase gli acini cambiano colore, da verde a giallo o rosso, si verifica verso la metà di agosto (dipende dal clima e dalle varietà);
•maturazione degli acini: dopo l'invaiatura le bacche crescono per deposito degli zuccheri e di altri composti (polifenoli, elementi minerali, aminoacidi, ecc.), nonché per accumulo di acqua. La maturazione delle bacche va da metà agosto a metà settembre-ottobre, a seconda dell'epoca di maturazione dei vitigni (da precocissimi sino a molto tardivi);
•vendemmia (o raccolta): può andare da fine agosto a... Natale, per le vendemmie tardive e per gli ice-wein. La vendemmia manuale è ancora quella migliore sotto il profilo qualitativo, per la possibilità di cernita dei grappoli e per il rispetto dell'integrità degli acini. Per necessità (carenza di manodopera) si va diffondendo la vendemmia meccanica, che presenta una serie di difficoltà e di problematiche
Prefioritura del grappolo Fioritura del grappolo
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