La viticoltura Alsaziana
L'Alsace de Luigi XIV: "quel beau jardin"
Quando Luigi XIV per la prima volta vide l'Alsazia esclamò "quel beau jardin" (che bel giardino) e, osservando i vigneti sulle dolci colline con la ricchezza dei fiori di campo, e i paesini pittoreschi non si può che dargli ragione. La posizone geografica della regione a nord-est della Francia ha comportato frequenti guerre e conflitti di frontiera. I primi a conquistare la zona furono i romani, poi vennero i barbari che a loro volta furono battuti dai franchi. Nella metà del 1300 la regione era sotto il dominio di duchi feudali e dei potenti vescovi di Strasburgo e, un secolo più tardi, tutta la zona fu invasa dagli armagnachi. Nel 1633, durante la guerra dei trent'anni, perfino gli svedesi imperversarono nella zona. Il visitatore d'Alsazia incontra uno strano miscuglio di francese e di tedesco, cosa che ha la sua spiegazione. Negli ultimi 130 anni la regione ha cambiato nazionalità quattro volte: dopo la guerra tra i francesi e i prussiani, nel 1871, passò alla Germania, per poi dopo la prima guerra mondiale, ridiventare francese. Nel 1940 le truppe di Hitler occuparono la regione, ma con la pace del 1945, l'Alsazia ritornò alla Francia. La viticoltura è stata influenzata da tutti questi cambiamenti, e perciò si coltivano gli stessi vitigni come sull'altra sponda del Reno, nelle zone viticole tedesche del Baden. Ma la vinificazione e gli stili dei vini sono completamente francesi, e spesso sono secchi, senza zuccheri residui.L'Alsazia è una zona viticola relativamente piccola, circa 97 Km e larga 4 Km. I vigneti si estendono da strasburgo a Mulhouse, e sono divisi in due sottodistretti: Bas-Rin (basso reno) a nord e Haut-Rhin (alto reno) a sud, dove troviamo la maggior parte dei paesini più famosi.Quando Luigi XIV per la prima volta vide l'Alsazia esclamò "quel beau jardin" (che bel giardino) e, osservando i vigneti sulle dolci colline con la ricchezza dei fiori di campo, e i paesini pittoreschi non si può che dargli ragione. La posizone geografica della regione a nord-est della Francia ha comportato frequenti guerre e conflitti di frontiera. I primi a conquistare la zona furono i romani, poi vennero i barbari che a loro volta furono battuti dai franchi. Nella metà del 1300 la regione era sotto il dominio di duchi feudali e dei potenti vescovi di Strasburgo e, un secolo più tardi, tutta la zona fu invasa dagli armagnachi. Nel 1633, durante la guerra dei trent'anni, perfino gli svedesi imperversarono nella zona. Il visitatore d'Alsazia incontra uno strano miscuglio di francese e di tedesco, cosa che ha la sua spiegazione. Negli ultimi 130 anni la regione ha cambiato nazionalità quattro volte: dopo la guerra tra i francesi e i prussiani, nel 1871, passò alla Germania, per poi dopo la prima guerra mondiale, ridiventare francese. Nel 1940 le truppe di Hitler occuparono la regione, ma con la pace del 1945, l'Alsazia ritornò alla Francia. La viticoltura è stata influenzata da tutti questi cambiamenti, e perciò si coltivano gli stessi vitigni come sull'altra sponda del Reno, nelle zone viticole tedesche del Baden. Ma la vinificazione e gli stili dei vini sono completamente francesi, e spesso sono secchi, senza zuccheri residui.L'Alsazia è una zona viticola relativamente piccola, circa 97 Km e larga 4 Km. I vigneti si estendono da strasburgo a Mulhouse, e sono divisi in due sottodistretti: Bas-Rin (basso reno) a nord e Haut-Rhin (alto reno) a sud, dove troviamo la maggior parte dei paesini più famosi.Clima:
grazie alla sua posizione sui pendii orientali dei Vogesernes, l'Alsazia è protetta dalle piogge, dalle nebbie e dai venti freddi dell'atlantico. I venti freddi del nord-est sono frenati dalla foresta nera con le sue vette boscose. Questo crea una nicchia climatica, caratterizzata da scarse piogge e con molto sole, soprattutto se si considera che è uno dei distretti viticoli più settentrionale della Francia.
Terreni:
Il terreno dell'Alsazia è estremamente variabile. Simplificando, si possono distinguere tre zone. Sui pendii delle vogesernes abbiamo principalmente sabbia fertile su roccia di granito, argilla pietrosa su breccia grossolana, terreni fertili misti a sedimenti calcarei su roccia vulcanica nonché terreni sabbiosi più magri su roccia silicca. Sulle colline più in basso il terreno è calcareo e pietroso poggia su roccia calcarea, mentre nella pianura domina l'argilla mista a sabbia, più pesante in terreni di riporto e sedimento. Dal momento che i vogesernes sono una zona tettonica, e possibile trovare diversi tipi di terreno in un unico vigneto.
Vitigni:
I vini d'Alsazia sono generalmente fatti con un unico vitigno e con un forte carattere varietale.
Il Riesling: è considerato, dagli stessi vignaioli, il "re" dei vitigni. Propabilmente, il vitigno tanto lodato dal romano Plinio nel I secolo d.c. è proprio il riesling. I vini di riesling sono conosciuti per il loro profumo elegante e aromatico che col tempo si evolve in una nota di petrolio. La ricchezza di estratti è ben equilibrata dall'acidità pronunciata. Qualcuno ha scritto, con ragione: "du riesling dans le verre, c'est le ciel sur la terre".
Gewürztraminer: è il vitigno che tanti associano all'Alsazia ed è diventato l'ambasciatore del distretto con il suo sapore ampio, caldo e speziato (Gewürz significa spezia in tedesco) che completa l'acidita relativamente bassa. Il profumo è intensamente aromatico, con note di spezie e muschio. Questi vini si abbinano molto bene alle salsicce saporite dell'Alsazia, choucroute e al formaggio munster.
Tokay-Pinot Grigio: è un vitigno che è arrivato in Alsazia su vie tortuose. Nella metà del 500, un generale Lazare de Schwendi, fu mandato dall'Alsazia per scacciare i turchi dall'Ungheria. Egli assediò la fortezza Tokay che cadde nelle sue mani nel 1565, insieme a quattromila barili di tocai. Si dice che al generale piacque così tanto, che portò con sè delle talee di quelle vigne ungheresi, per poterle coltivare e produrre il tocai in Alsazia. La sfortuna volle che le talee che portò con sè non erano il furmint ( vitigno del tokay) ma il pinot grigio; questo non impedì che, comunque, il vitigno prendesse il nome di tocai d'Alsazia. Ma adesso, secondo la normativa della CEE, solo i vini particolari dell'Ungheria possono chiamarsi tocai, l'Alsazia ha quindi avuto una importante concessione nel momento in cui ha potuto chiamare sia il vitigno sia il vino Tocai-pinot grigio. Ma, non è tutto, per quanto riguarda il pinot grigio, sembra che sia arrivato in Ungheria nel 300 dalla Borgogna. I vini di tocai-pinot grigio sono spesso robusti, pieni ma anche morbidi. Hanno meno acidità e più alcol del riesling, e, qualche volta, sembrano quasi grassi nella struttura. Il profumo può avere una nota di speziato, che ricorda il Gewürztraminer. Scherzosamente si usa chiamare questo vitigno "il sultano" forse per la sua caratteristica un pò grassa. I produttori dell'Alsazia lo bevono volentieri mangiando fegato d'oca, ma si abbina bene anche con altri piatti regionali.
Muscat: in Alsazia esistono due varietà; muscat à petits grains e muscat ottonel e i vini sono spessi fatti con i due vitigni in uvaggio. Questi vitigni, che in Sudafrica danno dei vins doux naturels, un pò pesanti e aromatici, in Alsazia generano dei vini freschi, leggeri e fruttati, con una nota di muschiato, adatti come aperitivo o abbinati ad antipasti leggeri. Anche per i moscati, gli alsaziani hanno un nomignolo: "il principe ereditario".
Pinot bianco:(da queste parti viene anche chiamato clevner o klevner) è un vitigno abbastanza produttivo che non è riuscito a raggiungere lo stesso status dei quattro sopra descritti, ma si tratta di un vitigno con una lunga tradizione documentata già nel 500. I vini di pinot bianco, genralmente, non hanno un grande bouquet, ma sono puliti. Ma normalmente, l'acidità non è troppo alta e questi vini hanno spesso una piacevole vivacità e morbidezza. La nota speziata dei vini di pinot bianco, deriva in genere dal vitigno Auxerrois , che è consentito aggiungere all'uv
aggio in piccola parte. Questi due vitigni sono parenti, anche se pinot bianco viene dalla Borgogna e Auxerrois dalla Loira dall'altra parte dei vogesernes. Nel paese Heiligenstein, nel basso reno, si produce un klevener di Heiligenstein che è una rarità, in quanto viene fatto con Savagnin rosé, un vitigno che deriva dallo Giura e che da vini secchi, leggeri e piacevolmente fruttati, con una leggera nota di spezie. Si pensa che il Gewürztraminer sia un parente stretto del savagnin rosé.
Sylvaner: nei tempi passati era il vitigno più coltivato nell'Alsazia, soprattutto per la sua alta produttività, anche in zone più fresche, e per la sua resistenza alla botrite. Ma oggi, la superficie coltivata a sylvaner si va riducando a favore del riesling e di altri vitigni nobili. I vini del sylvaner sono semplici, fruttati, freschi e dissetanti, ma possono diventare molto più interessanti abbassando le rese.
Chasselas:un vitigno che in Francia è considerato, principalmente, un uva da mensa, qui viene impiegato nell'edelzwicher, un vino con un uvaggio di diversi vitigni.
Pinot nero: è il vitigno usato per i vini rossi, qui è di un colore rosso chiaro, piacevole e di facile bevuta, ma privo dello spessore e della profondità del pinot nero della Borgogna.
Classificazioni: Le norme del 17 dicembre 1992 stabiliscono che un vino classificato AC Alsace Grand Cru deve (al 100%) essere prodotto in una delle 50 aree grand cru,individuate dagli espert dell'INAO (Institut National des Appellations d'Origine). Il vino deve essere prodotto con uno dei 4 vitigni autorizzati, avere un grado alcolico minimo del 10° per il riesling e il muscat e almeno 12° per il Gewürztraminer e il pinot grigio, e, inoltre bisogna dichiarare sull'etichetta, la zona, il vitigno e l'annata. Due denominazioni importanti sono vendange tardive (vendemmia tardiva) e selection de grains nobles (selezione d'acini con muffa nobile) che riguarda i vini fatti da riesling (con un grado alcolico potenziale di 12,9% per vendange tardive e 15,1% per selection de grains nobles), Gewürztraminer, pinot grigio con rispettivamente 14,3% e 16,4% e muscat con rispettivamente 12,9% e 14,4%. I vini vendange tardive sono pieni, ricchi e, qualche volta, abbastanza dolci mentre i vini selection de grains nobles prodotti da uve botrizzate, e con un carattere intenso da muffa nobile sono dolci, equilibrati, con finezza, concentrazione e alto grado alcolico.
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